Rivolta di Kiev

Voce principale: Euromaidan.
Rivolta di Kiev
parte dell'Euromaidan
Scontri del 19 gennaio 2014 nelle proteste dell'Euromaidan
Data19-22 gennaio (scontri)[1][2][3]
23 gennaio-17 febbraio (stallo)
18-23 febbraio 2014 (rivoluzione)
LuogoKiev, Ucraina
CausaLeggi anti-protesta in Ucraina
Mancanza di direzione da parte dei leader dell'Euromaidan
Brutalità della polizia
Arresto o sequestro degli attivisti
EsitoAbrogazione delle leggi anti-protesta
Destituzione del presidente Viktor Janukovyč
Schieramenti
Comandanti
Effettivi
10.000 manifestanti
200+ rivoltosi
500-1.000+ forze di polizia
1 corazzato personale[9]
Perdite
125 morti
1.177+ feriti
65 dispersi[10]
70 arrestati[11]
42 giornalisti feriti
163 poliziotti feriti[12]
57 agenti delle forze interne feriti[13]
Voci di rivolte presenti su Wikipedia

La rivolta di Kiev è scoppiata in risposta alle leggi anti-protesta ucraine (annunciate il 16 gennaio 2014[14] e messe in atto cinque giorni dopo), ed è sfociata in una serie di scontri nel centro di Kiev a via Hrushevshoko, fuori dallo Stadio Dinamo Lobanovski ed adiacente alle proteste dell'Euromaidan in corso.

Durante una manifestazione dell'Euromaidan che radunò più di 200.000 persone, i manifestanti marciarono verso la Verkhovna Rada dove incontrarono i cordoni della polizia. Dopo una fase tesa di stallo, la polizia cominciò ad affrontare i manifestanti con episodi di violenza. Da quel momento i manifestanti eressero barricate per impedire l'avanzamento delle truppe del governo. Quattro manifestanti sono stati confermati deceduti durante gli scontri con le forze dell'ordine, tre dei quali uccisi.

Il 28 gennaio 9 delle 12 leggi anti-protesta vennero abrogate e il Primo ministro Mykola Azarov rassegnò le dimissioni, annunciando la nascita di una legge di amnistia per i manifestanti arrestati e accusati.[15][16] Il 14 febbraio seguente i gruppi incaricati di organizzare la situazione di stallo concordarono nello sbloccare parzialmente la strada per ripristinare il traffico ma mantenendo le barricate e le proteste. Dopo l'amnistia dei manifestanti del 16 febbraio, la polizia e i manifestanti si ritirarono entrambi, consentendo l'apertura di un corridoio per il traffico. Il 18 febbraio, ancora una volta, migliaia di manifestanti marciarono verso il Parlamento, ristabilendo gli stalli con la polizia in via Hrushevskoho e nelle strade collegate. Entro il giorno seguente, tutte le barricate vennero eliminate dalle strade e i manifestanti vennero respinti.

  1. ^ (RU) Кличко договорился с "Беркутом" о временном перемирии, 21 febbraio 2014 (archiviato dall'url originale il 1º dicembre 2008).
  2. ^ (RU) Human Rights Watch призвала оказать давление на власти Украины, Aysor, 2 febbraio 2014 (archiviato dall'url originale il 1º dicembre 2008).
  3. ^ (UK) На Грушевского к кордону силовиков прошли матери задержанных активистов, in Argumenty i Fakty, 24 gennaio 2014 (archiviato dall'url originale il 1º dicembre 2008).
  4. ^ (EN) "Правий сектор" підтверджує свою участь у подіях на Грушевського [Right Sector confirms its participation in events at Hrushevskoho], in Radio Svoboda, 23 gennaio 2014 (archiviato dall'url originale il 1º dicembre 2008).
  5. ^ (EN) No rise in Kyiv protests on Tuesday, in Kyiv Post, 4 febbraio 2014. URL consultato il 4 febbraio 2014 (archiviato dall'url originale il 1º dicembre 2008).
  6. ^ (EN) EuroMaidan ralles in Ukraine (20 Jan updates), in Kyiv Post, 21 gennaio 2014 (archiviato dall'url originale il 1º dicembre 2008).
  7. ^ (EN) Commandant of Euromaidan Andriy Parubiy was wounded by grenade fragments, in Censer, 19 gennaio 2014 (archiviato dall'url originale il 1º dicembre 2008).
  8. ^ (RU) Яценюк подошел к баррикадам на улице Грушевского, - "Батькивщина"
  9. ^ (EN) On Hrushevskoho was brought BTR, in Ukraïns'ka pravda, 22 gennaio 2014.
  10. ^ (EN) 21 затриманого на Грушевського замість міліції вивезли невідомо куди і побили [21 detained in police Hrushevskoho instead taken to nowhere and beat], su Pravda, UA, 22 gennaio 2014 (archiviato dall'url originale il 1º dicembre 2008).
  11. ^ (UK) Мвс України, su mvs.gov.ua, UA, MVS (archiviato dall'url originale il 1º dicembre 2008).
  12. ^ (UK) Внутрішні війська МВС України, su vv.gov.ua (archiviato dall'url originale il 1º dicembre 2008).
  13. ^ (UK) Від дій протестувальників постраждали 57 військовослужбовців внутрішніх військ, in Internal Troops of Ukraine, 21 gennaio 2014. URL consultato il 21 gennaio 2014 (archiviato dall'url originale il 1º dicembre 2008).
  14. ^ (EN) Ukrainian opposition calls January 16 events in parliament 'Black Thursday', Interfax-Ukraine, 16 gennaio 2014. URL consultato il 19 gennaio 2014 (archiviato dall'url originale il 1º dicembre 2008).
  15. ^ (EN) Ukraine government resigns, parliament scraps anti-protest laws amid crisis, CNN, 28 gennaio 2014 (archiviato dall'url originale il 1º dicembre 2008).
  16. ^ (EN) Ukrainian Prime Minister Resigns as Parliament Repeals Restrictive Laws, in The New York Times, 28 gennaio 2014 (archiviato dall'url originale il 1º dicembre 2008).

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